scienza e fede

scienza e fede

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per riflettere sull'origine delle religioni

ho trovato su wikipedia la voce relativa al culto del cargo, una tipologia di movimento religioso di cui fino ad oggi ignoravo l’esistenza (sebbene casualmente proprio in questi giorni le letture che sto facendo e i pensieri che queste letture hanno originato mi avessero portato a immaginare qualcosa di simile)

come spunto di riflessione il link è il seguente:
culto del cargo

sempre come spunto di riflessione sarebbe interessante rileggere attentamente l’antico testamento, ponendo particolare attenzione ai passi in cui si parla del signore, delle sue manifestazioni e dei suoi messaggeri.

Ancor più interessante sarebbe leggere il libro di Enoch, considerato di ispirazione divina fino al primo secolo dagli ebrei e fino al quarto secolo dai cristiani e poi “censurato” dai sedicenti padri della chiesa…

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Ilva, Alitalia e morti di diossina a taranto

cosa hanno in comune l’ILVA, l’Alitalia e la diossina nel latte materno a Taranto?

Emilio Riva

Emilio Riva è il proprietario dell’ILVA, il più grande stabilimento siderurgico d’Europa.

Emilio Riva è anche uno dei “capitani coraggiosi” che hanno dato vita alla CAI per salvare l’Alitalia

L’ILVA è da anni sotto osservazione, monitoraggio, processo…. insomma è un problema grave e mortale per la città di Taranto e dintorni perché da sola emette il 92% di tutta la diossina emessa in Italia, l’8% di quella emessa in tutta Europa

A causa della contaminazione da diossina vengono abbattuti capi di bestiame, a causa della diossina i bambini si avvelenano bevendo il latte materno…

Invece di nutrirsi, ad ogni poppata si avvelenano un po’. Perché a Taranto i neonati che bevono latte materno, bevono anche diossina. Lo rivelano le analisi commissionate dall’associazione di volontariato “Bambini contro l’inquinamento“.
Analisi secondo cui la concentrazione di diossina e pcb (policlorobifenili, composti chimici contenenti cloro e tossici quanto la diossina), rilevata in tre campioni di latte materno di altrettante mamme è risultata superiore di 25 volte alla dose tollerabile giornaliera, stabilita dall’Organizzazione mondiale della sanità.
Sotto accusa soprattutto le emissioni inquinanti dello stabilimento siderurgico Ilva. “La diossina ce la ritroviamo ovunque” dice Giuseppe Merico, pediatra e presidente dell’associazione. “I risultati sui campioni di latte materno confermano i nostri sospetti. Adesso aspettiamo risposte concrete dalle istituzioni“. – tratto da Medicina Live
ma cosa centra quindi l’inquinamento prodotto dall’Ilva con il cosidetto salvataggio dell’Alitalia?
forse nulla, però il ministro per l’ambiente Stefania Prestigiacomo (industriale nel settore petrolchimico) ha recentemente e in silenzio cambiato i membri della commissione che avrebbero dovuto fornire l’Autorizzazione integrata ambientale (Aia), una carta necessaria per la prosecuzione dell’attività. I nuovi tecnici sono “di sua fiducia” (cioè del ministro).
I nuovi tecnici non hanno ancora svolto alcun lavoro probabilmente ma hanno già anticipato che le emissioni dello stabilimento rientrano nei limiti…
e l’Alitalia? non mi sembra tutto questo affare, ma se è il prezzo da pagare per farsi cambiare una commissione per la valutazione ambientale e per far prendere posizione all’Italia contro il protocollo di Kyoto, fino al punto che Berlusconi e la Prestigiacomo hanno minacciato il veto a qualsiasi decisione europea in merito….
solo due cose ancora:
  1. l’ILVA negli ultimi quatttro anni ha prodotto utili per 2 miliardi e mezzo di euro perché le leggi italiane le permettono quello che in nessun altro paese d’Europa le sarebbe concesso in termini di emissioni inquinanti
  2. Vivo a 70Km da Taranto e 30Km da Brindisi, e’ più facile prendere un tumore che l’influenza!!! 🙁 – commento non mio ma di un lettore di ecoblog
fonti e per approfondire:
leggi anche:
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definizione di giornalismo

giornalismo è diffondere ciò che qualcuno non vuole si sappia, il resto è propaganda – Hermann Melville

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Ma in che Paese ho vissuto???

Ma in che Paese ho vissuto i miei primi 25 anni ?

Sono da alcuni mesi in America….tanto per cambiare… l’ennesima persona che deve attraversare l’oceano. Sono qui, per studiare: osservo le vicende italiane con ogni mezzo disponibile…ma in che Paese ho vissuto fin oggi ???

Un Paese che da un mese è in subbuglio per una riforma Universitaria… rivolte di piazze, scontri in politica, politici che non sanno fare altro che continuar ad accusarsi, anche in questi momenti in cui nel MONDO c’è una crisi finanziaria, ed in Italia c’è una vera e propria rivolta delle piazze.

Una persona come me, che vuole seguire le vicende italiane, segue i telegiornali, legge i giornali, cerca di valutare le diverse opinioni. Ma siamo SEMPRE italiani: furbetti e maledettamente falsi!

Ora, cerchiamo di capire come va l’Università in Italia con alcuni articoli:

Ecco a che posto siamo nel Mondo: Rankings: All Economics

Riuscite a trovare un congruo numero di Atenei italiani?

Badate che l’EUI è un istituto europeo mentre la Bocconi è privata (ed in genere i bandi danno come titolo preferenziale un titolo estero). Poi dobbiamo scendere alla posizione 185… meglio di noi anche Cipro e Taiwan.

Non voglio essere limitato all’economia. Ed allora vi invito ad osservare il confronto con Germania e Regno Unito. Il numero a sinistra rappresenta il “rank” rispetto alle Università europee. Ho ovviamente evitato il confronto con i college americani…siamo realisti!

1 University of Cambridge
4 University of Oxford
6 University College London
8 University of Edinburgh
11 University of Glasgow
17 Universita di Bologna
21 Freie Universität Berlin
23 University of Southampton
26 Universität Hamburg
27 Technische Universität Berlin
28 Humboldt Universität zu Berlin
29 Universität Leipzig
33 Universität Karlsruhe
35 University of Warwick
39 Rheinisch Westfalische Technische Hochschule Aachen
41 Universität zu Koln
42 Ruprecht Karls Universität Heidelberg
44 Technische Universität München (Note 7)
45 Rheinische Friedrich Wilhelms Universität Bonn
47 Newcastle University
49 Universität Munster
52 Technische Universität Chemnitz
54 University of Leeds
56 Universität Freiburg
57 Ludwig Maximilians Universität München (Note 9)
59 University of Birmingham
61 University of Sheffield
62 Friedrich Alexander Universität Erlangen Nurnberg
64 Universität Trier
65 Universita di Pisa
67 Johann Wolfgang Goethe Universität Frankfurt am Main
68 University of York
69 University of Bristol
70 Imperial College (Note 10)
71 Universität Hannover
73 Universität Stuttgart
76 Universität Dortmund
80 Universita degli Studi di Roma la Sapienza
83 Technische Universität Dresden
85 Universität Bremen
88 Lancaster University
89 Universität Bielefeld
92 Universita degli Studi di Firenze
94 University of Nottingham (Note 14)
97 Technische Universität Darmstadt
100 Durham University

Noterete come, escluso l'”outlier” Bologna,…..siamo parecchio indietro!

Viva l’Italia!

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agente infiltrato?

esattamente come Cossiga ha consigliato a Maroni (ma c’era bisogno del suggerimento?), stanno infiltrando il movimento di protesta studentesco con “agenti provocatori” per trasformare quella che è una protesta ferma e decisa ma pacifica in un movimento violento

(leggi qui l’intervista a Cossiga)

non ci riusciranno a meno che non siamo noi a voler credere alle menzogne, anche quando le registriamo e le risentiamo, anche quando viene negato l’ovvio, l’evidenza, la verità

P.S.

è molto interessanteda leggere questo resoconto di cosa è successo durante la manifestazione

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perché il protocollo di Kyoto costerebbe troppo all'economia italiana

Prendiamo per esempio la Stefania Prestigiacomo.
In pochi sanno che è Ministro “dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare”.
Quei pochi forse sanno che a Bruxelles, la bella Stefania, insieme a Berlusconi, ha chiesto una deroga al Parlamento europeo sulle emissioni di co2.
In pochissimi immagino sappiano che la Prestigiacomo è, per così dire, in forte conflitto di interessi. Lo apprendo da Il Manifesto del 17 ottobre 2008:

Stefania Prestigiacono continua mantenere il 21,5 per cento del capitale sociale della Fincoe srl, azienda di Casalecchio sul Reno (Bologna), con interessi nel ramo della plastica. Soci della Fincoe sono anche la sorella e il padre, insieme detengono la maggioranza della holding i cui interessi sono concentrati soprattutto in Sicilia. La società ha in portafoglio il 99 per cento della Coemi spa, società che opera a Priolo Gargallo, appunto nel petrolchimico. A sua volta la Coemi controlla, attraverso una quota pari al 59,1 per cento la Vetroresina engineering development (Ved) sempre a Priolo. Il 22,5 per cento della Ved risultava poi di proprietà del gruppo Sarplast spa il cui 6,29 per cento è riconducibile a Giuseppe Prestigiacomo. La Sarplast è fallita nel 1997: nell’azienda si verificarono alcuni incidenti e casi di malattia denunciati dai dipendenti. Alcuni operai ebbero figli con malformazioni congenite, altri lavoratori dopo anni si ritrovarono polveri nei polmoni. La procura di Siracusa aprì un’inchiesta per lesioni colpose mentre la polizia rilevò nelle aziende dei Prestigiacomo una serie di violazioni tra cui pendenze con il fisco per circa tre milioni di euro nel giro di tre anni.

Poi c’è la questione del sottosegretario all’economia, l’onorevole Nicola Cosentino. Ho saputo della sua esistenza grazie a l’Espresso oggi in edicola: pare che già cinque pentiti collaboratori di giustizia ammettano: “Era a disposizione dei casalesi“.

Se per economia italiana intendiamo le aziende dei membri del governo e gli interessi di clan mafiosi come i casalesi, allora è vero che qualsiasi legge che tuteli il nostro ambiente, la nostra salute e la salute nostra e dei nostri figli sarebbe dannosa per l’economia, ma ovviamente questa non è la nostra economia, bensì la loro, e ci deruba (evasioni e frodi fiscali), ci uccide (morti sul lavoro), ci toglie il futuro (latte materno ormai contaminato da diossina a Taranto per colpa dell’Ilva, nel casertano…)

Qualcosa andrà fatto per rimediare a tutto questo perché non sono il solo che non si rassegna a sopravvivere così

fonte: unpercento (un blog davvero interessante)

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Andrea Camilleri su Berlusconi

grazie Paolo per la segnalazione

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Nulla si crea, nulla si distrugge, ma … tutto si trasforma

Oggi è sotto gli occhi di tutti l’andamento della crisi finanziaria e le conseguenze che la bolla finanziaria ha sulla cosiddetta “economia reale”. Tante versioni sono state fornite per spiegare quanto accade a livello mondiale: speculazioni finanziarie, mutui, assenza di regolamentazioni, aumento del prezzo del petrolio, diminuzione del tasso di cambio dollaro-euro, ecc. Le motivazioni fornite per spiegare questa grande crisi mondiale che con elevata probabilità porterà ad una profonda recessione sono parziali e continuano a guardare sempre più indietro nel tempo (fino agli anni ’90) alla ricerca della possibile origine del processo.

Gli economisti sono stati accusati di non aver saputo prevedere la crisi, i governi di non aver fatto abbastanza per impedirla, la cosiddetta “gente comune” è rea di aver partecipato al gioco d’azzardo della borsa, di aver contratto mutui a tasso variabile, gli investitori sono chiamati in causa per aver speculato sulle commodities, utilizzando prodotti finanziari quali derivati, futures, ecc. La situazione, agli occhi di molti, appare incomprensibile, e di sicuro è molto complessa.

In questi ultimi anni, si può essere concordi su un fondamentale cambiamento: la nascita e lo sviluppo repentino delle tecnologie informatiche e di internet. A partire dagli anni ’90 la diffusione “globale” delle tecnologie informatiche ha creato un mondo parallelo e virtuale: creazione di siti web, vetrine online, giornali online, negozi online, università online, giochi di ruolo online ed infine mondi virtuali (Second life, ecc.) sui quali, a loro volta, è possibile svolgere attività fino a quel momento esclusivamente appartenenti alla sfera del “reale” e, fatto del tutto anomalo, collegarle con la vita “reale”. In altri termini, molte attività umane che fino agli anni ’90 era svolta su questo pianeta in un tempo limitato dal sorgere e tramontare del sole sono stata traslate e duplicate nel modo informatico. Sarebbe stato un bel gioco, se non vi fosse stato un passaggio cruciale: il legame fra il mondo “virtuale” ed il mondo “reale” (uso le virgolette perché oggi anche il virtuale è considerato reale). Riassumendo, oggi si può vendere su internet, si può acquistare su internet, si può “vivere” virtualmente e fare profitti con attività virtuali. Qualcosa inceppa il meccanismo, perché ovviamente il mondo virtuale e quello reale non sono identici! In anni passati le attività produttive erano legate al tempo, oggi il mondo produttivo è stato legato al mondo virtuale, e le transazioni, che prima richiedevano tempo, oggi sono istantanee. La moneta circola in modo velocissimo, capitali si spostano in modo immediato, perdono o acquistano valore a velocità elevatissime: ma che legame ha tutto questo con il mondo che tocchiamo? Quale aderenza vi è oggigiorno fra un biglietto di banconota ed un bene fisico acquistabile?

La moneta si scambia su internet, i beni (mediante futures ed options, ecc.) si scambiano su internet con transazioni immediate; eppure qualcuno dovrà produrli! Ma in quanto tempo? Come può il mondo adattarsi alle velocità elevatissime delle transazioni elettroniche? Impossibile: nessun sistema produttivo, almeno fino ad oggi, ci consente di produrre qualsiasi bene fisico in tempi immediati, e tanto meno la tecnologia odierna (ancora non dotata di teletrasporto) ci permette di spostare i beni fisici in tempi istantanei. Il risultato è che si spostano capitali virtuali, si spostano beni virtuali, ma nulla si muove nella realtà. In tempi successivi, con un lag temporale, si avvertono e si notano le conseguenze: movimenti di fattori produttivi (fabbriche chiuse ed operai licenziati) che lasciano povertà reale e tangibile, poiché quello che non è stato prodotto nella realtà non si può produrre virtualmente. Nulla si crea, nulla si distrugge, ma tutto si trasforma: i beni non si creano, non si distruggono, ma si trasformano in virtuali…portandoci verso la profezia di “Matrix”.

La mia opinione è che la velocità delle transazioni non è fisicamente sostenibile: nulla può essere scambiato a velocità istantanea e quanto avviene oggigiorno è il risultato di un “effetto spiazzamento” causato dalla differente velocità con le quali il mondo reale ed il suo “alter ego” virtuale si muovono.

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contro i brevetti sul software

ancora una volta le lobby economiche ci stanno per imporre regole assurde, ad esclusivo vantaggio di multinazionali e a totale discapito delle piccole e medie imprese, mentre noi poveri cittadini in tutto questo siamo solo polli da spennare, schiavi da sfruttare….

di cosa parlo? del rinnovato tentativo di introdurre in Europa la brevettabilità del software

non vi dice nulla questo? allora sappiate che saremmo chiamati a pagare dei sovrapprezzi su ogni acquisto fatto tramite internet a causa di innumerevoli brevetti già esistenti

a titolo di esempio guardate quanti brevetti infrangerebbe un semplicissimo sito di e-commerce:

  1. Negozio on-line: Vendere cose su una rete usando un server, un client ed un processore per i pagamenti, oppure usando un client ed un server – EP803105, EP738446, EP1016014
  2. Ordine via cellulare: Vendita tramite rete di telefonia mobile – EP1090494
  3. Carrello della spesa: Carrello elettronico per gli acquisti – EP807891
  4. [Compact Disk] [Film] [Libri]: Schede e ricerca ristretta – EP689133, EP1131752
  5. Un collegamento fatto con un’immagine: Finestra di anteprima – EP537100
  6. Ottenere una chiave via SMS: Invio chiave per decodifica dati di acquisto attraverso reti di telefonia mobile – EP1374189
  7. Guarda un film: Video streaming (trasmissione video a richiesta segmentata) – EP633694
  8. Protezione dalla copia: Cifra un file affinché possa essere visualizzato solo su dispositivi autorizzati – EP1072143
  9. Carta di credito: Paga con carta di credito via Internet – EP779587
  10. Adatta pagine: Genera pagine web differenti a seconda del dispositivo identificato – EP1320972
  11. Richiedi un prestito: Applicazione per prestito automatico – EP715740
  12. Pagamento sicuro con carta: Pagamento sicuro con carta di credito/debito e codice PIN – EP1218865
  13. Inviare ordini: Inviare ordini in risposta a richiesta – EP986016
  14. Consegna: Inviare oggetti al giusto punto di smistamento del servizio di consegna scelto – EP1181655
  15. Sistema di supporto: Sistema di supporto basato su risposte a domande – EP915422
  16. Anteprima dei capitoli: Uso della TV come metafora per la selezione di frammenti video diversi – EP670652
  17. Immagine: Riduci il tempo di caricamento della pagina riducendo automaticamente la qualità dell’immagine – EP992922
  18. Risultati correlati: Mostra i risultati correlati se il cliente gradisce quelli attuali – EP628919
  19. Codice di sconto: Consenti sconto codici da inserire da parte dei clienti – EP929874
  20. Web-to-Print: Generazione di formati prestampa o stampe da modelli a bassa risoluzione via Internet – EP852359, EP1169848

è più chiaro ora quello cui andiamo incontro?

invece di lamentarci dopo possiamo sin d’ora esprimere il nostro dissenso a questo scellerato disegno firmando questa petizione

la libertà va difesa ogni giorno, pretesa, non chiesta o supplicata a chi ci governa

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