il mio nome è nessuno

“per un rischio piccolo, la ricompensa è piccola”

Jack Bodegard

“un uomo che è un uomo deve credere in qualche cosa ”

nessuno

Jack: “nella vita ho incontrato di tutto: ladri, assassini, preti e preti spretati, ricattatori, ruffiani, perfino qualche uomo onesto, ma uomini soltanto mai!”

nessuno: “proprio di quelli parlo; non si incontrano mai, ma sono gli unici che contano”

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sintomi

La strage di Erba è un sintomo. Un segnale. Quanti segnali arrivano, ogni giorno, dal corpo di questa nazione malata? Due morti a Roma per un incendio. Extracomunitari stipati come topi in appartamenti fatiscenti. Carabinieri picchiati a Livorno mentre rimuovono le auto in sosta vietata. Per far passare i pompieri a spegnere un incendio. Occhi rubati in ospedale ai cadaveri.
Ogni mattina è una lotta. La casella della posta ci porta in casa la povertà. Le bollette gonfiate dei servizi pubblici. Multe pesanti per ritardi, anche di un solo giorno, sui pagamenti. Tasse velenose come l’Ici, una tassa sui risparmi per la propria casa. Rate dei debiti per la macchina, il dentista, la scuola. Bambini che scompaiono. Tenuti stretti per mano dai genitori ad ogni passo. E lo scempio dell’ambiente. Un traffico senza senso. Le polveri delle auto e degli inceneritori che ti entrano dentro. Senza che nessuno muova un dito. Con i diossini diessini alla sinistra e i petrolieri alla destra.
La casa, i sessanta metri quadri, diventano un rifugio. La nuova cella degli schiavi. Per chi se la può permettere. E da uno schermo si materializzano gli incapaci. Quelli che fanno dichiarazioni. Tutti i giorni. L’incapacità al potere genera mostri. Olindo e Rosa sono sintomi. Ma è solo l’inizio. Altri verranno.
La foto di gruppo in cortile a Caserta è uno spot della decadenza della nazione. L’avete vista? Quelli nella foto decidono del nostro futuro. Con quelle facce. Non sanno neppure farsi il nodo della cravatta. Due giorni di summit simile a un soufflè. Per stanziare cento miliardi di euro per il Sud. I meridionali quei soldi non li vogliono. Anche perché non li avranno. Si fermeranno prima. Alla stazione Termini di Roma, destinazione partiti e ministeri. E quello che rimane nelle tasche delle varie mafie. La Cassa del Mezzogiorno ha impoverito il Sud e ingrassato i partiti. La storia si ripete. Senza il ripristino della legalità e investimenti dall’estero il Mezzogiorno non riparte. 100 miliardi sono tre finanziarie. TRE FINANZIARIE.
Si parla di energia e Rubbia non c’è, di infrastrutture e Piano non c’è, di cultura e Fo non c’è. Rimane un rumore sordo. Lo sentite? E’ il vostro stomaco. Lo stomaco della nazione. Che ha fame di futuro e di rinnovamento. Un rumore che porta il cambiamento o la pazzia. RESET!

Ps: Da Maria Fida Moro: “Approfitto della sua pazienza per ringraziare tutti coloro che sono stati solidali con me e mi hanno espresso affetto e partecipazione.Se qualcuno vuole scrivermi può farlo a noituttinoi@noituttinoi.it

preso dal blog di Beppe Grillo

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del nuovo idolo

da “Così parlò Zarathustra” di Friedric Nietzsche

Da qualche parte ci sono ancora popoli e greggi, ma non più da noi, fratelli: da noi ci sono soltanto Stati.

Stato? Che cos’è? Orsù! Aprite gli orecchi, perché ora vi dico la mia parola sulla morte dei popoli.

Stato si chiama il più freddo di tutti i mostri. Ed è freddo anche nel suo mentire; e dalla sua bocca striscia questa menzogna ‘Io, lo Stato, sono il popolo’

E’ una menzogna! Creatori erano coloro che crearono i popoli e sospesero sopra di essi una fede e un amore: e così servivano la vita.

Distruttori sono coloro che tendono trappole per molti e le chiamano Stato: essi sospendono sopra di essi una spada e cento brame.

Dove c’è ancora popolo, esso non capisce lo Stato e lo odia come malocchio e peccato contro costumi e diritto.

Questo segno vi do: ogni popolo parla la sua lingua del bene e del male: il vicino non lo capisce. Si inventò la sua lingua in costumi e diritto.

Ma lo Stato mente in tutte le lingue del bene e del male; e qualunque cosa dica, mente – e qualunque cosa abbia l’ha rubata.

Tutto in esso è falso; con denti rubati morde, il mordace. False sono persino le sue viscere.

Confusione delle lingue del bene e del male: questo segno vi come segno dello Stato. In verità, questo segno indica la volontà di morte! In verità, esso richiama i predicatori della morte!

Troppi, uomini nascono: per i superflui fu inventato lo Stato!

Guardate come li attrae a sé, i troppi. Come li fagocita e mastica e rimastica!

Sulla terra non c’è nulla di più grande di me: io sono il dito ordinatore di Dio» – così strepita la bestia. E non solo gli orecchiuti e imiopi cadono in ginocchio!

Ah, anche in voi, grandi anime, sussurra, le sue tetre menzogne! Ah, egli indovina i cuori ricchi che si sperperano volentieri!

Si, anche voi indovina, vincitori del vecchio dio! Vi ha stancato la lotta o ora la vostra stanchezza serve il nuovo idolo.

Di eroi e uomini d’onore vorrebbe circondarsi il nuovo idolo! Gli piace crogiolarsi al sole delle buone coscienze, – la fredda bestia!

Tutto vi darà, se voi lo adorate, il nuovo idolo: così egli si compera il fulgore della vostra virtù e lo sguardo dei vostri occhi fieri.

Adescare i troppi vuole con voi! Sì, fu inventata una macchina infernale, un cavallo della morte tintinnante sotto la bardatura di onori divini!

Sì, una morte per molti fu allora inventata, che esalta se stessa come vita: in verità, un servizio inestimabile ai predicatori della morte!

Stato io chiamo quello dove tutti sono assuefatti al veleno, buoni e cattivi: Stato, dove tutti perdono se stessi, buoni e cattivi: Stato, dove il lento suicidio di tutti si chiama ‘la vita’.

Guardate questi superflui! Rubano per sé le opere degli inventori e i tesori dei saggi: cultura chiamano il loro furto – e tutto diventa per loro malattia e molestia!

Guardate questi superflui! Sono sempre ammalati, vomitano la loro bile e lo chiamano giornale. S’inghiottono a vicenda e non riescono nemmeno a digerirsi.

Guardate questi superflui! Acquistano ricchezze e con esse diventano soltanto più poveri. Potenza vogliono e innanzi tutto il grimaldello della potenza, molto denaro, – questi impotenti!

Guardatele arrampicarsi, queste agili scimmie! S’arrampicano una sull’altra e così una trascina l’altra nel fango e nell’abisso.

Vogliono arrivare tutte al trono: è la loro follia: – come se sul trono fosse assisa la felicità! Spesso sul trono è assiso il fango – anzi, spesso il trono sta sul fango.

Folli sono tutti per me e scimmie che si arrampicano e maniaci. Puzza per me il loro idolo, la fredda bestia: puzzano per me tutti quanti, questi adoratori di idoli.

Fratelli miei, volete dunque soffocare nell’alito dei vostri musi e delle loro voglie? Fareste meglio a infrangere le finestre e a balzare all’aperto.

Fuggite dal cattivo odore! Allontanatevi dall’idolatria dei superflui!

Fuggite dal cattivo odore! Fuggite l’esalazione di questi sacrifici umani.

Libera è ancor oggi per le grandi anime la terra. Vuote sono ancora molte sedi per i solitari e per coloro che sono in due nella solitudine, intorno alle quali aleggia il profumo di mari tranquilli.

Libera è ancora per le grandi anime una libera vita. In verità, chi poco possiede, tanto meno è posseduto: sia lodata la piccola povertà!

Là dove lo Stato cessa, là comincia l’uomo che non è superfluo: là – incomincia il canto del necessario, la melodia unica e insostituibile.

Là dove lo Stato cessa, – là guardate, fratelli miei! Non li vedete l’arcobaleno e i ponti del superuomo? –

Così parlò Zarathustra.

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una web tv che parla di libri (e li fa parlare)

E’ nata una tv on line che parla solo di libri. Si chiama Booksweb e nasce dal sogno un po’ folle di Alessandra Casella. La quale ha lo straordinario talento di trasferire il suo entusiasmo a chiunque le capiti sotto tiro. Tutti i collaboratori (scrittori e non) hanno dato la loro disponibilità nel nome delle “patrie lettere” (niente soldi, insomma!).
Fateci un salto, è pieno di canali tematici. E fra questi una rubrichetta tenuta da me e dal mitico Raul Montanari. Bonus-Malus. Lui è Bonus e parlerà sempre e solo bene di un libro (che gli sia piaciuto o meno). Io Malus e parlerò sempre e solo male dello stesso libro (che mi piaccia o no). La prima puntata è sui Promessi Sposi. Se volete vederla visitate il sito.

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policlinico degli orrori

ci tengo a segnalare un servizio di vero (e raro) giornalismo, come purtroppo se ne vedono pochi.

ve lo voglio segnalare perché è molto probabile che non vedremo mai in televisione una informazione seria su questo scandaloso esempio di malasanità e di decadenza della società civile, mentre continueranno a darci come argomenti di discussione cani pericolosi che attaccano, intossicazioni da polonio e quant’altro vorranno.

Il servizio lo trovate sull’Espresso di questo mese, oppure potete leggerlo e visionare i filmati cliccando sul link seguente:

leggi l’articolo su l’espresso

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scooter elettrico in Italia

sul sito ecoblog.it ho trovato l’annuncio che la malaguti ha commercializzato in Italia il Ciak Electric Power.

E’ uno scooter elettrico che si può ricaricare attaccandolo direttamente alla presa della corrente per un costo approssimativo di 0,50 euro; l’unico neo è l’autonomia di soli 40km, quindi sebbene non sia adatto per tutte le esigenze per qualcuno può risultare interessante (oltre che ecologico).

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finalmente…

dopo una mezza giornata davanti al computer finalmente ho finito di settare il mio primo blog con wordpress, ho scelto un tema che mi soddisfacesse e sono anche riuscito ad installare un plugin.

per oggi può bastare, da domani cercherò di capire come mettere mano al codice del tema per personalizzarlo come voglio (cosa non banale dato che non ho mai programmato con il php)

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su Gianni Riotta

Su Wikipedia e Riotta

Pare che il Don Abbondio dell’informazione italiana non abbia fiducia nel libero pensiero dei suoi spettatori.

Questo mese è stata modificata molte volte la sua voce su Wikipedia, così tante da richiamare l’attenzione di un utente qualificato che ha bloccato le ulteriori modifiche.

Come si vede dal primo screenshot, c’è una classe di IP che si è affannata a cambiare la voce su wikipedia davvero molte volte negli ultimi 10 giorni.

Una veloce ricerca permette di quadrare il cerchio. L’ip appartiene agli uffici romani della Rai (secondo screenshot). Il nostro Don Abbondio, tra un tg1 e un tv7, evidentemente ci tiene a cancellare le analisi imparziali sul suo operato di giornalista. La sua formazione avvenuta in USA gli permette di copiare le stesse tecniche di comunicazione Yankee. Negli USA però Wikipedia bloccò gli ip del congresso. In Italia staremo a vedere…

L’unica cosa che non ho capito riguarda la motivazione del blocco affissa dall’utente FRIEDA:

avete presente il punto di vista neutrale? la citazione delle fonti? ottimo. Questo paragrafo è tutto l’opposto.

A me pare che invece fossero bene in evidenza le fonti, ovvero lo stesso tg1, con tanto di indicazioni di minuto e secondo delle parti riportate nel testo. Altrimenti non credo che così tanti utenti avrebbero reinserito il testo cancellato da Don Abbondio !

Sto appena scrivendo all’utente per chiedere chiarimenti in merito, spero di leggere una risposta direttamente nei commenti di questo post.

Massimo De Disprezzo
blog: www.maxdisprezzo.com

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