maggioranza degli italiani contraria al nucleare e nuove centrali sarebbero inutili

Gli italiani a larga maggioranza non vogliono il nucleare. Lo dice il Rapporto Italia 2009 dell’Eurispes, reso noto pochi giorni fa.

Eppure a sentire come parlano i nostri governanti, il ritorno al nucleare sembrerebbe assodato, condiviso e pacifico, eppure l’opinione della popolazione deve essere nota ai vari Lunardi e altri politici con forti interessi personali nella realizzazione di costose e inutili opere pubbliche, infatti casomai a qualcuno venisse voglia di protestare, i luoghi scelti per ospitare le centrali saranno presidiati dall’esercito.

L’Eurispes non è un centro di informazione eversiva, ecologista e ambientalista vicina a ambienti anarchici e di sinistra (questa precisazione la ritengo utile per evitare stupidi commenti cui il dibattito politico e i giornalisti e televisioni ci hanno ormai abituato)

Allora cosa di ce l’Eurispes? sostanzialmente due cose:

  1. la maggioranza degli italiani è contraria al nucleare
  2. la costruzione di nuove centrali nucleari sarebbe inutile

la maggioranza degli italiani è contraria al nucleare

Secondo l’Eurispes, solo il 38% degli italiani si dice favorevole al nucleare. Di essi, nota bene, l’8,2% è favorevole solo a patto che le centrali vengano costruite lontane dalla zona di residenza. Contrario all’energia nucleare il 45,7% degli italiani.

Gli anti nuclearisti più convinti sono i giovani dai 25 ai 34 anni (50,3%), tra i 35 e i 44 anni (49,8%) e trai 18-24anni (45,2%), e dato che saranno proprio i giovani a doversi piangere eventualmente le centrali nucleari ritengo che la loro opinione dovrebbe avere più peso rispetto a quella dei vari ultrasettantenni seduti in parlamento.

Ma con quali motivazioni gli italiani hanno espresso il loro parere?

I contrari, temono soprattutto i rischi del nucleare (27,3%), mentre un altro 18,4% ritiene che le centrali nucleari non sarebbero una soluzione rapida per risolvere i problemi connessi all’energia.

I favorevoli, invece, motivano la loro convinzione soprattutto (30,1%) affermando che l’atomo sarebbe una buona soluzione per porre rimedio alla crisi energetica.

Purtroppo devo dire che la ragione in questo caso sta dalla parte dei contrari, mentre i favorevoli hanno una visione troppo ottimistica dei tempi e delle potenzialità del nucleare, infatti a fronte dei vari inconvenienti  dovuti al nucleare (tra cui il raddoppio dei casi di leucemia tra i bambini che vivono vicino alle centrali e l’aumento di questo tumore fino a 50km dalle centrali), i tempi per realizzare il nucleare in Italia sarebbe lungo…

la costruzione di nuove centrali nucleari sarebbe inutile

L’Eurispes ha anche calcolato che per costruire le centrali nucleari all’Italia servirebbero, al netto di problemi e di ”accettazione sociale”, almeno 10 anni e circa 30 miliardi di euro. Questa almeno la stima provvisoria.

Ma almeno il nucleare diminuirebbe la dipendenza dell’Italia dal petrolio di importazione? No, dice l’Eurispes: se ne consumerebbe solo il 4,5% in meno. E un simile risultato si può ottenere investendo nel risparmio energetico somme di gran lunga minori.

E quel 14,9% di energia nucleare che importiamo dalla Francia? Interessante, l’osservazione dell’Eurispes: in Italia non è necessario costruire altre centrali, nucleari o a combustibili fossili che siano. Quelle esistenti hanno una potenza installata pari a 89.800 Mw a fronte di una domanda di picco di 55.600 Mw. Dunque, avanzerebbero addirittura 34.000 Mw. Avanzerebbero: il punto è che attualmente l’utilizzo degli impianto è inferiore al 50%.

Ma almeno il nucleare è economicamente conveniente!!!!!!!!!!!!!!!

Certo, tutto diventa economicamente conveniente quando i sussidi statali sono generosi, e la produzione di energia elettrica da nucleare è uno dei settori più sovvenzionati al mondo

Purtroppo è in corso una campagna mediatica per influenzare l’opinione pubblica a favore del nucleare, ma ognuno può farsi una propria idea ragionando con la propria testa e informandosi di persona, non tramite le opinoni preconfezionate e interessate dei vari “esperti” e opinionisti intervistati in televisione  sui giornali.

Su internet di informazioni sul nucleare se ne trovano abbastanza per farsi una propria idea, sia a favore che contro,  consapevole e non imboccata

fonte: Blogeko

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