un mondo troppo frivolo

ricopio dal quotidiano “Il Bari” del 14 giugno 2008 una lettera postata nell’apposita rubrica dedicata ai lettori “Lettori”

mi ha colpito perché mi ci immedesimo (d’altronde in tutto quello che ci colpisce in genere cogliamo delle attinenze col nostro mondo)

Sono un giovane vicino alla laurea; rapprsento una generazione di transizione, costretta a vivere in un mondo che nonostante le grandi trasformazioni degli ultimi anni è speso attratto dalla banalità delle cose, come ad esempio la frivolezza di certe trasmissioni tv a dir poco imbarazzanti. E intanto assisto all’usurpazione del concetto di famiglia da parte della religione cattolica, che poi troppo poco si impegna contro le guerre e per lo sfruttamento delle risorse dei paesi poveri; assisto all’irresponsabilità dei ministri della Repubblica italiana che contribuisce a rendere più difficili i già tesi rapporti con i paesi arabi; assisto alla decadenza della cultura della ricerca, sempre più abbandonata a se stessa. Mi sento come una barca nel mare in tempesta e mi viene alla mente una frase di Dante Alighieri: “Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiero in gran tempesta, non donna di provincia, ma bordello”. Ma nonostante tutto rimango ottimista, convinto che il futuro abbia sempre in serbo per noi qualcosa di buono.

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One Response to un mondo troppo frivolo

  1. F. says:

    E’ vero…tante le cose negative…tanti gli eccessi…ma noi della nuova generazione dobbiamo essere tanto bravi a capire che esattamente come ci hanno costruito un mondo di apparenza e frivolezze, allo stesso modo dobbiamo ricercare i veri valori che ormai mancano. Ed a volte…sono più vicini di quanto crediamo.

    A noi la scelta…ma io sono ottimista.

    P.s.
    Pensate un po’ cosa sarebbe successo se ci fossimo trovati….dieci anni fa…ovvero quando queste frivolezze erano ancora in fare ascendente. L’orizzonte temporale sarebbe stato molto più limitato. Ma ora che siamo quasi al picco, o comunque adesso che sono così palesi, abbiamo del tempo per cambiare le cose nei prossimi 10-20 anni.
    Meditate….ed agiamo!

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