Come quasi tutte le feste cattolico/cristiane anche la festa in onore di S.Valentino ha origini pagane.
In questo caso si tratta delle Lupercalie festeggiate il 15 febbraio. Era una festività celebrata in onore di Faunus Lupercus, un dio di origine greca che teneva lontani i lupi dalle greggi ed ha inizio nel Lupercale, ossia la grotta sul Palatino dove la lupa, secondo la tradizione romana, ha allattato Romolo e Remo.
La data del 15 Febbraio (ora diventato 14) era scelta perché al culmine del periodo invernale nel quale i lupi, affamati, si avvicinavano agli ovili minacciando le greggi. (Wikipedia)
Alla base della festività in onore degli innamorati c’erano quindi dei lupi affamati che ammazzavano le pecore, in sunto. Ma allo stesso tempo venivano fatti dei veri e propri sacrifici rituali, tipici del paganesimo, in cui i Luperci (i sacerdoti) squartavano animali, più che altro capre, in onore del dio.
Successivamente tagliavano a listarelle le pelli degli animali per annodarle attorno ai propri fianchi ed iniziare una corsa contrapposta attorno al Palatino. Con le pelli frustavano i passanti, principalmente donne, per donare loro la fertilità .
Gli antichi Romani tendono ad individuare nella festa la celebrazione dell’origine di Roma: il percorso dei Luperci era considerato come l’antico tracciato delle mura della città e i due gruppi di sacerdoti come la rappresentazione di Romolo e Remo. (fonte).
Prima di diventare festività in onore di S.Valentino era stata tramutata in una celebrazione della purificazione della Vergine Maria.
Nel 496 Papa Gelasio I fece abolire completamente la festività pagana, con le solite modalità cristiane, per sostituirla con quella in onore del Santo Valentino da Interamna morto due secoli prima, a sua volta perseguitato ed ucciso dai Romani sotto Aureliano nel 273 a causa del suo tentativo di convertire al cristianesimo i pagani. Cosa inconciliabile con le leggi del tempo, perlomeno fino al famoso Editto di Milano, con cui Costantino I consentì la libertà di culto.
Buone Lupercalia a tutti.
fonte: Lupercalia