il parlamento giapponese dubita che ci sia Al Quaeda dietro gli attentati dell'11 settembre

I telespettatori giapponesi hanno avuto il privilegio, l’11 gennaio 2008, di assistere in diretta ad una sorprendente audizione al Senato: il presidente di una commissione parlamentare ha riunito il Primo Ministro, i Ministri degli Affari Esteri, delle Finanze e della Difesa per fare loro constatare che, sei anni dopo gli attentati dell’11 settembre, non erano ancora in grado di spiegare i fatti e di confermare che gli attentati erano stati commissionati a partire da una grotta afgana. Riproduciamo l’integrale di questo crimine di lesa maestà degli Stati Uniti.

A partire dal mese di settembre 2001, il Réseau Voltaire s’interroga sulla responsabilità attribuita all’emirato non riconosciuto dei Talebani negli attentati dell’11 settembre 2001. Nel marzo 2002, Thierry Meyssan ha posto la questione politica della legittimità dell’intervento anglosassone in Afghanistan ed ha annunciato la successiva guerra in Iraq in un libro ormai celebre, “L’ Incredibile Menzogna”. All’epoca, la stampa dominante ha condotto una campagna per screditare l’opera riducendola ad una semplice inchiesta sugli attentati in sé stessi e passando sotto silenzio l’analisi politica che ne conseguiva. Sei anni più tardi, centinaia di personalità politiche e militari di primo piano, nel mondo intero compresi gli Stati Uniti, si sono schierati con queste tesi.

Dopo capi di stato in carica (lo sceicco Zayed degli Emirati Arabi, Bachar el-Assad in Siria, Hugo Chavez in Venezuela, Mahmoud Ahmadinejad in Iran, Fidel Castro a Cuba) il Parlamento del Venezuela ha espresso i sui dubbi, infine questo 11 gennaio è stata la volta di alcuni parlamentari giapponesi.

per leggere le domande poste dai parlamentari giapponesi clicca qui

fonte: ATTENTATI DELL’11 SETTEMBRE: IL PARLAMENTO GIAPPONESE PONE DELLE DOMANDE

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