il governo approva la censura per internet.. e manca solo l'ok del parlamento perchè diventi legge

La proposta è già stata approvata dal consiglio dei ministri ma non ancora approvato dal parlamento:
La legge Levi-Prodi prevede che chiunque abbia un blog o un sito debba registrarlo al ROC, un registro dell’Autorità delle Comunicazioni, produrre dei certificati, pagare un bollo, anche se fa informazione senza fini di lucro.

Questa legge non è stata per nulla discussa, nessuno ne è stato informato, gli stessi ministri che l’hanno approvata dichiarano di essere stupiti dal contenuto di questa legge (ma allora che cazzo fanno? non leggono nemmeno i testi delle leggi che votano?)

La notizia non è trapelata grazie ai giornalisti (e quando mai danno una Notizia con la N maiuscola?)

La notizia non l’hanno divulgata i politici (impegnati nelle loro solite attività come partiti democratici o delle libertà, cocaina, puttane, interventi in TV, acquisto di case a prezzi ridicoli, tangenti…)

La notizia è stata divulgata dal Dr. Valentino Spataro, che dal sito Civile.it ha lanciato l’allarme a tutti gli internauti italiani: questa proposta di legge è stata formulata nel consiglio dei ministri in agosto ed è stata approvata il 12 ottobre (se non avevano intenzione di far passare la proposta vigliaccamente e di nascosto, allora in consiglio dei ministri siedono e lavorano dei mentecatti che non sanno neanche cosa approvano).

come dice lo steso dr. Spataro sul suo sito:

“Segnalata la notizia ai professionisti del settore per la conferma, ho cominciato a mandare qualche email a pochi media del web segnalando il mio approfondimento de iure. In 24 ore anche Repubblica ne parla. Dopo 12 ore Grillo, Ansa, Agi e tutti ormai sanno. Ho registrato il video di queste 36 ore. Copiatelo. E’ libero.”

Beppe Grillo ha così commentato la proposta di legge Levi-Prodi:

“Riccardo Franco Levi, braccio destro di Prodi, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, ha scritto un testo per tappare la bocca a Internet. Il disegno di legge è stato approvato in Consiglio dei ministri il 12 ottobre. Nessun ministro si è dissociato. Sul bavaglio all’informazione sotto sotto questi sono tutti d’accordo. La legge Levi-Prodi prevede che chiunque abbia un blog o un sito debba registrarlo al ROC, un registro dell’Autorità delle Comunicazioni, produrre dei certificati, pagare un bollo, anche se fa informazione senza fini di lucro (…) L’iter proposto da Levi limita, di fatto, l’accesso alla Rete. (…) La legge Levi-Prodi obbliga chiunque abbia un sito o un blog a dotarsi di una società editrice e ad avere un giornalista iscritto all’albo come direttore responsabile. Il 99% chiuderebbe.

In questo modo per poter avere uno spazio web si dovrà avere il beneplacito del ROC.

Cioè ma ci pensate? Già paghiamo per uno spazio web, ora vorrebbero costringerci addirittura a pagare gli extra, senza considerare tutta la censura che ci sarà.

Di seguito il link per firmare una petizione contro questa proposta di legge e il link al filmato dl dr. Spataro in cui viene fatto un resoconto di come questa vicenda sia stata divulgata.

filmato su come la notizia è stata resa pubblica

firma la petizione per salvare internet dalla censura

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2 Responses to il governo approva la censura per internet.. e manca solo l'ok del parlamento perchè diventi legge

  1. fabio says:

    Firmate!!!!!!!!!!!!

  2. Marco XXX says:

    Ritengo che la necessità di una legge (in questo caso la Levi-Prodi) che vincoli la libera espressione nel web, credo sia a dire poco una censura,
    Il fatto che vi siano “tanti” che usano i blog e/o siti web, i quali hanno una funzione molto simile,
    questo non è un motivo valido per fare una legge che “vincoli” tutti a essere “editori”, solo per il fatto che si vuole parlare liberamente di tutto.

    Sono del parere che le leggi siano già adatte così come sono, senza la necessità di farne altre come la Levi-Prodi, infatti, le leggi attuali non consentono di creare siti che trattino pornografia illegale, pedofilia, incitazione esplicita a questioni politiche lesive per terzi.
    Più, il fatto che già noi tutti firmiamo liberatorie per poter usare i blog e dominio sito, in più siamo già responsabili dei nostri siti e blog, pagando già di persona se il nostro lavoro è lesivo per terzi.

    Anche nel settore editoriale esistono delle leggi più che valide, dire “Sì” alla Levi-Prodi è un errore, oltre a fare diventare la legge una censura, è una legge che non migliora la situazione attuale …in nessun campo.

    La libertà di espressione non deve essere limitata, né se è a nostro favore, né se è a nostro sfavore, ciò che è importante è “insegnare ciò che è giusto e non censurare tutto” a prescindere dal giusto o sbagliato.

    Aggiungo, tutti quelli che hanno i siti web, tutti pagano molto caro il servizio “dominio” più IVA, inserire una ulteriore tassa è un furto, noi tutti non vogliamo una legge da ladri, vogliamo leggi giuste.

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