Per studiare la dinamica delle stelle e di galassie lontane ci si serve di enormi telescopi e radiotelescopi che catturano pochi fotoni che sono riusciti a viaggiare per millenni attraverso l’universo senza essere catturati da nessun altro oggetto, e sono giunti fino a noi.
Analizzando le lunghezze d’onda di queste radiazioni, e facendo dei calcoli astronomici (ah!), si riesce a raccontare qualcosa sulla vita lontana (nello spazio et quindi nel tempo) dei corpi celesti. Aggingiugiamo che per fare queste osservazioni bisogna andare sulle Ande o in postacci simili, dove la luce delle nostre città non arriva, immaginate quindi quanto debole è il segnale che arriva da lontano.
Quindi dallo spazio profondo ci arriva :1) pochissima roba 2)roba che è partita migliaia o milioni di anni fa.
Ogni giorno invece, i signori astrologi dicono alla mattina:-Vediamo cosa ci riservano le stelle per la giornata di oggi.
Mia nonna e le altre nonne , ma non solo, allora pensano che tutto è determinato, e per loro non è una gran fatica pensarlo, perchè tutto questo si integra benissimo con la cultura arcaica della non emancipazione dell’uomo, sottomesso ad altre forze e ad altri uomini.
La gente, così, cerca fuori di se ciò che dovrebbe cercare dentro, non si cura dei propri limiti e delle proprie paure, e non è spinta a migliorare. Non è una cosa poco grave, gente, è la storia di sempre dell’involuzione e dell’ipocrisia.
Chi fa gli oroscopi usa il cellulare e i pc, roba costruita da chi non la pensa affatto come loro: se fosse vero ciò che dicono i loro bei palmari servirebbero solo da contrappeso nelle bilance ad asta , che sarebbero le uniche bilance in un mondo di astrologi…..
Non credo sia quindi una esagerazione voler combattere lo sviluppo degli interventi in tv e sui giornali di tali stregoni, io faccio il mio piccolo fra la mia gente, e come al solito , come in tutta la storia , mi danno del freddo materialista senza sogni.
Per fortuna non sono il solo a pensarla cosi : l’unione degli astrofili italiani (UAI) ha scritto una lettera aperta per limitare l’intervento eccessivo della antichissima scienza nei massa media. ADERISCI ANCHE TU
3 Responses to Del pensare che le stelle abbiano influsso sulla fenomenologia terrestre