Lo stato italiano è stato condannato per i fatti di Genova:
il tribunale di Genova ha dato ragione a Marina Spaccini, pediatra cinquantenne di origine triestina, pacifista.
Alle due del pomeriggio del 20 luglio, era il 2001, venne pestata a sangue in via Assarotti. Partecipava alla manifestazione della Rete Lilliput, era tra quelli che alzava in alto le mani dipinte di bianco urlando: “Non violenza!“.
sul comportamento delle forze dell’ordine il giudice si è espresso molto chiaramente:
Se risulta chiaramente che la Spaccini sia stata oggetto di un atto di violenza da parte di un appartenente alle forze di polizia non si può neppure porre in dubbio che non si sia trattato né di un’iniziativa isolata, di un qualche autonomo eccesso da parte di qualche agente, né di un fatale inconveniente durante una legittima operazione di polizia volta e riportare l’ordine pubblico gravemente messo in pericolo.
ma la vera schifezza non sta nel comportmento del governo o delle forze dell’ordine in occasione del G8 (chiunque abbia i piedi per terra se lo sarebbe aspettato), quanto nel fatto che una notizia come questa è stata totalmente ignorata dai mass media (TV e giornali) per essere riportata solo da fonti sul web
l’articolo da cui ho tratto la notizia è qui (su www.lastknight.com)